
Scoprire il vino
e i suoi paesaggi
Nelle terre del canavese, a nord di Torino, una cantina di riferimento del vitigno erbaluce. Fondata nel 1985 da Remo Falconieri è oggi diretta da Domenico Caretto e Lia Falconieri, ma sempre con la presenza del fondatore in cantina. Una realtà che ha vissuto fasi importanti nella viticoltura del Canavese con un percorso di circa 35 vendemmie. Il panorama di etichette è ricco, ma è l’erbaluce la varietà che firma il territorio e che Cieck interpreta in differenti versioni. Se la versione passita fa parte della storia della varietà e della denominazione, a fianco della versione ferma, gli spumanti di Cieck (il San Giorgio è stato il primo vino della cantina) sono molto affidabili e gradevoli e indicano una strada interessante nell’apprezzamento delle cosiddette bollicine autoctone, ovvero spumanti tesi a valorizzare i vitigni del territorio. Va segnalato anche l’importante lavoro a favore del raro Neretto di San Giorgio, varietà che viene vinificata nel Canavese Rosso e legata alla lungimirante azioni di recupero svolta da Remo Falconieri. La moderna cantina oggi è situata a San Giorgio Canavese; dispone di un’ampia e luminosa sala degustazione con punto vendita. E’ dotata delle moderne tecnologie con gli ambienti per l’affinamento degli spumanti. Merita poi una visita il locale per l’appassimento. Fuori dalla cantina alcuni vigneti possono essere camminati, per conoscere meglio il vitigno erbaluce.
Nella frazione Ipplis di Premariacco opera da circa 30 anni Roberto Scubla, appassionato vigneron, e autore di una serie di monovitigni sempre affidabili nelle varie vendemmie. Vi proponiamo il friulano, oggi denominato così per ragioni legislative, ma storicamente indicato come tocai. E’ il bianco autoctono più identificativo del territorio che Scubla ricava da vigne in parte molto vecchie, poste su suoli marnosi in collina. Rese basse, affinamento in acciaio e poi in bottiglia nella primavera successiva alla vendemmia. Un vino elegante, di grande beva, con note di mandorla tipiche della varietà. Da assaggiare subito!
Nella frazione Ipplis di Premariacco opera da circa 30 anni Roberto Scubla, appassionato vigneron, e autore di una serie di monovitigni sempre affidabili nelle varie vendemmie. Vi proponiamo il friulano, oggi denominato così per ragioni legislative, ma storicamente indicato come tocai. E’ il bianco autoctono più identificativo del territorio che Scubla ricava da vigne in parte molto vecchie, poste su suoli marnosi in collina. Rese basse, affinamento in acciaio e poi in bottiglia nella primavera successiva alla vendemmia. Un vino elegante, di grande beva, con note di mandorla tipiche della varietà. Da assaggiare subito!