Così il primario del San Raffaele di Milano, nell’incontro “Vino e Salute”, al centro del Congresso di Assoenologi

“La malattia del secolo è la depressione, patologia collegata alle dipendenze, anche all’abuso di alcol. Ciò che ci manca in questa fase delle nostre vite è quel piccolo premio che sta nella socializzazione e nella condivisione di un buon bicchiere di vino. Dobbiamo prenderci cura dei nostri giovani, la movida è stata vista come fenomeno negativo, ma alla fine è un vizio, come l’apericena, in cui si beve male e si mangia peggio. In questo senso dobbiamo resettare il nostro modo di vivere, e il vino è l’elemento cardine su cui costruire un progetto che porti i giovani a mangiare, bere e vivere meglio”.

Fonte: Winenews.it
27/11/2020

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