Master of Wine: il siciliano Pietro Russo (Donnafugata) è il primo enologo italiano

27 feb – Pietro Russo (winemaker della griffe siciliana della famiglia Rallo, Donnafugata) è il primo enologo del Belpaese a diventare Master of Wine, il prestigioso titolo rilasciato dalla più antica organizzazione mondiale dedicata alla conoscenza e al commercio del vino (e con il quale WineNews si è confrontata “a caldo” a tu per tu). Salgono così a tre – con Gabriele Gorelli (primo italiano a raggiungere il traguardo, nel 2021) e Andrea Lonardi (una lunga carriera manageriale e una collaborazione con Bertani, cantina storica della Valpolicella, e Angelini Wine Estates, di cui è stato Coo, che sta lasciando per intraprendere altre strade nel mondo del vino, ndr) – gli italiani che si aggiungono alla ristretta cerchia di super esperti (sono meno di 500 i Master of Wine nel mondo, provenienti da 31 Paesi diversi) in grado di influire sulle strategie commerciali globali del settore, rappresentando un’ampia varietà di professioni diverse, dal giornalista all’accademico, dall’enologo al manager, dall’educatore al sommelier. 

Pietro Russo, nato da una famiglia di viticoltori, si è laureato in viticoltura ed enologia a Conegliano Veneto ed ha conseguito un Master a Bordeaux. Dopo alcune esperienze all’estero e in Italia – Bordeaux, Languedoc, Andalusia, Nuova Zelanda e Piemonte – dal 2010 lavora per Donnafugata, una delle cantine di riferimento dell’enologia siciliana.
Con Pietro Russo da oggi la filiera produttiva potrà contare su un rappresentante tecnico che potrà dare ulteriore visibilità al vino italiano in ambito internazionale: “ho avuto le idee chiare sin da piccolo su quello che avrei voluto fare da grande, ma non mi sarei mai immaginato di arrivare a questo traguardo – afferma Pietro Russo  – è stato un percorso di studi difficilissimo e al contempo ricco di soddisfazioni: mi piace pensare che questo sia solo il punto di partenza per numerose altre sfide professionali”. Pietro Russo ha iniziato il suo percorso di studente Master of Wine nel 2014: superati brillantemente i primi due stage, come prova finale ha presentato un Research Paper in cui ha confrontato i principali metodi di stabilizzazione tartarica, l’impatto sul profilo chimico-fisico dei vini e sui costi di produzione. All’interno del documento viene inoltre discusso il possibile impatto sulla produzione siciliana delle nuove norme di etichettatura.
“Il corso di studi – continua Pietro Russo – mi ha arricchito non solo dal punto di vista delle conoscenze acquisite e del network, ma mi ha anche dato la possibilità di apprendere un metodo di lavoro rigoroso ed efficace, fondamentale per fare una sintesi delle mie competenze e per comprendere e comunicare un vino con lo scopo di posizionarlo in un contesto qualitativo e commerciale”.

Riguardo all’azienda in svolge l’attività di enologo, Russo afferma: “Donnafugata è una palestra incredibile, dove quotidianamente ci si confronta con stimoli ed esigenze sempre nuove e dove una vendemmia vale per quattro. Sono felice di aver contribuito al consolidamento qualitativo dei vini aziendali e di aver partecipato attivamente alla nascita e allo sviluppo stilistico dei vini delle tenute dell’Etna e di Vittoria. La famiglia Rallo, alla quale sono riconoscente, mi ha dato la possibilità di continuare il percorso di studi e di lavorare quotidianamente a progetti ambiziosi e innovativi. Ritengo di avere una spiccata sensibilità nel percepire le potenzialità qualitative di un territorio e di adottare un approccio tecnico coerente e rispettoso per poterne rivelare le caratteristiche peculiari: continuerò a collaborare con il team tecnico a progetti di rilievo per portare alla luce le ancora enormi potenzialità di crescita della Sicilia vinicola e dei suoi territori. Guardando al futuro, metterò a disposizione le mie competenze multidisciplinari per abbracciare nuovi progetti e sfide nel campo vitivinicolo”.
“Assieme a Gabriele Gorelli e Andrea Lonardi – conclude Russo – costituiamo un team di connazionali che, con competenza, diversità e complementarità, si fa ambasciatore autorevole dell’eccellenza enoica nazionale nel mondo. Insieme abbiamo inoltre redatto il capitolo italiano della Sotheby’s Wine Encyclopedia, riconosciuta come la bibbia del vino mondiale”.

Fonte: WineNews

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