Una cantina di assoluto riferimento in Valpolicella, legata alla carismatica figura di Celestino Gaspari. Un luogo dove sperimentazione e ricerca sono una costante. Un parallelo percorso di qualità anche nella funzionalità della cantina e nell’accoglienza che si apprezza fra parte storica e nuova cantina. Vi è stata la ristrutturazione della parte storica con una nuova ampia sala di degustazione e con una attenzione al tema del design e dell’accoglienza. La nuova cantina presenta spazi ampi e soluzioni architettoniche affascinanti e si lega con la vecchia cantina, un’affascinante cava di arenaria del Quattrocento a San Pietro in Cariano, nel bel mezzo della Valpolicella Classica. Da gennaio 2023 Zymè avrà anche una nuova location – Terre della Grola – destinata all’accoglienza e fruttaio di appassimento. Si tratta di un casale, completamente ristrutturato, sulla collina chiamata Grola a Sant’Ambrogio di Valpolicella. Un sito immerso in sei ettari di vigneto e ulivi. Il nome aziendale evoca la ricerca e la selezione congiunta con l’esperienza per arrivare all’espressione. Qualità e caratteri, questi, che si ritrovano nell’originale quanto compiuta produzione, curata nei minimi dettagli da Gaspari. Alcuni vini, a cominciare dalla Harlequin sono diventati negli anni vini cult, per l’originalità e i risultati raggiunti. Un libro bilingue “Natura Alchemica”, di Filippo Tommasoli uscito negli anni scorsi racconta il carattere di questo vino straordinario associandolo alla figura di Arlecchino, personaggio della commedia italiana. L’originalità della produzione si spiega anche in altre etichette che sono un capolavoro di tecnica pur esaltando, e spesso amplificando, il portato imprescindibile del terroir e dell’autoctono. A fianco dell’Harlequin va infatti citato il Kairos, altro vino straordinario per l’originalità del progetto: Zymè pur nelle terre più vocate per la produzione dell’Amarone, non ha rinunciato a sperimentare nuove strade valorizzando nella forma dell’assemblaggio varietà altrimenti sconosciute. Una cantina che vale il viaggio, che spiega, se mai sia ancora necessario, come ogni grande vino non nasca per caso, ma grazie ad una visione, a capacità di pensiero e lavoro.