
Scoprire il vino
e i suoi paesaggi
Felline è oggi il nome aziendale, richiama il nome della contrada in Manduria. Felline ha recuperato lo storico stabilimento vinicolo della famiglia Perrucci: uno “spazio primitivo”, che accoglie il punto vendita aziendale e si apre a diverse iniziative ed eventi per l’intero territorio. Un luogo di confronto dunque, dove con Salvatore Mero, con cui condivide il progetto, si mettono insieme esperienze, culture, terroir. Da Felline la “terra” è tutto ed è lo strumento imprescindibile per arrivare alla definizione delle bottiglie della cantina: va in questa direzione la selezione di 4 crus del Primitivo individuati come aree interessanti per diversità micro-climatiche ed epoche di vendemmia.
Il nome del vino ci introduce al tema e in particolare a Tufo, Comune che dà il nome ad una storica denominazione bianchista, nel contesto di un comprensorio di otto comuni legati al vitigno Greco. Le vigne sono collocate sopra una vecchia miniera dismessa di zolfo; terreni in forte pendenza, un paesaggio che affascina. Angelo Muto, con la collaborazione dell’enologo e amico Luigi Sarno ha creato questa etichetta: colore giallo più carico, il sentore di zolfo timbra il rapporto con il territorio, ma lascia poi spazio a sentori molto più complessi. Un autentico vino di territorio, pensato per comunicare tutto questo.
Il nome del vino ci introduce al tema e in particolare a Tufo, Comune che dà il nome ad una storica denominazione bianchista, nel contesto di un comprensorio di otto comuni legati al vitigno Greco. Le vigne sono collocate sopra una vecchia miniera dismessa di zolfo; terreni in forte pendenza, un paesaggio che affascina. Angelo Muto, con la collaborazione dell’enologo e amico Luigi Sarno ha creato questa etichetta: colore giallo più carico, il sentore di zolfo timbra il rapporto con il territorio, ma lascia poi spazio a sentori molto più complessi. Un autentico vino di territorio, pensato per comunicare tutto questo.