16 Mag – Il report Cantina Italia conferma il dato già registrato a Marzo. Che fa preoccupare i produttori, che iniziano a parlare di “distillazione di crisi”

Vino e giacenze, non si inverte il trend: ad aprile 56,6 milioni di ettolitri, il +5% sul 2022

Se il meteo getta sempre più incertezza sui vigneti e sull’agricoltura tutta, le certezze, per il mondo del vino, in questa prima parte dell’anno, sembrano arrivare, purtroppo, da un mercato che, tanto sul fronte interno che all’export, ha il freno a mano tirato. Conferma che arriva anche dalle giacenze di cantina che, come già rilevato al 30 marzo 2023, anche al 30 aprile restano più alte di oltre il 5% sullo stesso periodo 2022, con 56,6 milioni di ettolitri di vino in cantina, di cui oltre il 52% Dop ed il 27% Igp. Così l’ultimo report Cantina Italia, pubblicato dal Ministero dell’Agricoltura.
Un quadro che, come già riportato nei giorni scorsi, inizia a preoccupare i produttori, soprattutto in alcuni territori, in vista di una vendemmia che, al netto dell’andamento stagionale, verosimilmente inizierà tra due-tre mesi. Tanto che, nei giorni scorsi, al Tavolo Vino convocato dal Ministero dell’Agricoltura, si è iniziato a parlare di “distillazione di emergenza”,
 come già successo in Francia e Spagna, con visioni, però, diverse, come quella di Unione Italiana Vini (Uiv), che la vorrebbe finanziata, eventualmente, solo da fondi regionali, dove la situazione lo richiede, e le Cooperative, che, nel sottolineare la necessità di un piano più strutturale, a medio termine, per riequilibrare domanda ed offerta, si dimostrano più propense e chiedono un confronto aperto sulla questione.

Fonte: Winenews.it
30/05/2023

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