Isola conta 770 vignaioli, chi fa da apripista spunta prezzi top

Nella geografia del vino cresce lo spazio di nicchia occupato dalle produzioni del Regno Unito con i vignaioli inglesi che quest’anno, per la prima volta, portano sul mercato il Novello. Una produzione d’oltremanica del beaujolais, dunque. Un gemello diverso che, contemporaneamente al nouveau francese, debutta il terzo giovedì di novembre, il 19 quindi. Al naso aromi di “ciliegia, mora, mirtillo rosso”, ma anche frutti esotici, per un vino rosso “da non prendere troppo sul serio”, dice ad Afp Simon Day, enologo di Ledbury. È un vino “per divertirsi”, nell’oscurità ambientale, la pandemia del nuovo coronavirus, un “piccolo raggio di sole” per “concludere l’anno”.

Alla fine degli anni ’70 e all’inizio degli anni ’80, ricorda che i commercianti di vino britannici facevano a gara per essere i primi a riportare il Beaujolais Nouveau, direttamente dai produttori francesi, viaggiando “il più rapidamente possibile” nelle loro auto sportive, piene di casse di vino. “Era un grande evento”, da qui l’idea di iniziare a produrne in proprio. Questo vignaiolo è il primo a produrre Novello nel Regno Unito: l’intera gamma, circa 2500 bottiglie, sarà venduta in una catena della grande distribuzione, Waitrose, a circa 13 euro. Un valore molto più alto dello stesso Beaujolais Nouveau che va sugli scaffali britannici a un prezzo che oscilla dai cinque ai dieci euro.

La Gran Bretagna annovera nel 2019 circa 3500 ettari di vigne, una superficie vitata che si è quadruplicata a partire dal Duemila ed è aumentata del 150% in 10 anni, secondo l’organizzazione Wine Gb. L’isola conta 770 vignaioli.

Fonte Ansa.it
18/11/2020

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