Oggi 25 novembre sono stati svelati i promossi e i bocciati della 66esima edizione della Rossa. Assegnate 13 stelle verdi agli chef sostenibili, da Bottura a Niederkofler. Due stelle a Matteo Metullio a Trieste, Rocco De Santis a Firenze, Davide Oldani a Cornaredo. Ma c’è anche un caso Milano, che ha ben 4 stelle in meno: per chiusura definitive o temporanee

Tre nuovi due stelle (salgono a 37): Matteo Metullio a Trieste, Rocco De Santis a Firenze, Davide Oldani a Cornaredo, in provincia di Milano. Sono 26, invece, i nuovi 1 stella. E 13 i premi alla sostenibilità. Nell’anno della pandemia questi sono i numeri della Guida Michelin 2021. «Ci siamo chiesti se dovessimo chiudere gli occhi e aspettare che tutto passasse. O se, invece, dovessimo tenere aperti gli occhi, continuare il nostro lavoro e presentare la guida al pubblico». Inizia così la presentazione della Guida Michelin Italia 2021, live da Milano. Parla Marco Do, il responsabile della comunicazione della Guida italiana. Il giorno più atteso (e più lungo) per tutto il mondo della ristorazione è arrivato. L’edizione numero 66 cade nell’annus horribilis della pandemia, con i ristoranti colpiti da un arresto senza precedenti del giro d’affari dopo i due mesi di chiusura della scorsa primavera, l’estate incerta (di ripresa nelle località di mare, in frenata nelle città) e un autunno di nuovo all’insegna delle chiusure. L’alta ristorazione ha provato a misurarsi con delivery e asporto (leggi anche: Da Bottura a Romito a Cracco: il delivery gourmet dei grandi chef italiani), ma chiaramente si è trattato di palliativi: la situazione è quella di chef in ginocchio, in grado di resistere solo se hanno le spalle coperte da capitali (propri o di soci). Molti non sanno nemmeno se e quando potranno riaprire, ed è questo uno dei temi della giornata: la Rossa ha deciso di non togliere loro la stella.

Fonte: Corriere della Sera

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