Ad Alba la terza edizione
In sicurezza, su prenotazione, numeri contingentati

Festa dei Vini Autoctoni del Piemonte

39 vitigni autoctoni piemontesi
tutti insieme in un evento esclusivo

L’associazione Go Wine ha donato nell’occasione
un contributo alla Fondazione Giovanni Dalmasso
a favore della ricerca nel campo vitivinicolo

Si è svolta sabato 28 agosto la terza edizione della Festa del Vini Autoctoni del Piemonte promossa dall’associazione Go Wine, degustazione dedicata alla valorizzazione del grande patrimonio di vitigni autoctoni del Piemonte. Nel segno della biodiversità, verso una regione che è particolarmente ricca di vitigni: per la sua storia, per la presenza del vigneto in moltissime parti del territorio, per l’importante lavoro di ricerca fatto negli anni, per la lungimiranza di tanti uomini e donne del vino.

La manifestazione, pur con le restrizioni imposte dalle norme per il contenimento del coronavirus, ha raggiunto l’obiettivo di raccontare nel calice tanti vitigni e vini, nel segno del tema della biodiversità e della ricerca, e di fare incontrare uomini e donne del vino con un ampio pubblico di enoappassionati, provenienti da diverse regioni, e con alcuni enoturisti stranieri presenti nelle colline attorno ad Alba.

Ad arricchire l’evento, il momento inaugurale che si è tenuto presso il Palazzo Comunale di Alba: alla presenza del sindaco Carlo Bo e dell’assessore al Turismo Emanuele Bolla, Go Wine ha consegnato nella mani del professor Vincenzo Gerbi (docente di viticoltura presso l’Università di Torino) un contributo alla Fondazione Dalmasso per la ricerca in campo vitivinicolo.

“Un evento nel segno della cultura del vino e a favore della biodiversità – ha sottolineato tra l’altro Massimo Corrado, presidente di Go Wine. Un evento a cui teniamo molto perché coglie obbiettivi importanti che la nostra associazione persegue (vitigni autoctoni, ricerca, valorizzazione delle piccole produzioni, promozione di piccoli produttori). In questa edizione raggiungiamo il record di ben 39 vitigni piemontesi, tutti insieme, e che vengono presentanti rigorosamente per ordine alfabetico dalla A di Albarossa alla V di Vespolina…”.

“Anni fa – è intervenuto il professor Gerbi – diversi docenti cominciarono a lavorare sul recupero dei vitigni autoctoni rari, mentre ad altri pareva una perdita di tempo lavorare su varietà come Baratuciat, Albarossa, ecc… Ma la visione di quei docenti era allora davvero lontana. L’avvento della filossera, all’inizio del secolo passato, ha decimato questa ricchezza. Per fortuna, grazie alla conformazione molto variegata del Piemonte, si sono ancora conservate tracce di questi vitigni. Questi sono oggi conservati per il futuro a Grinzane, in un’autentico forziere di biodiversità, meta di molti studiosi. Molti di questi vitigni non erano iscritti nel catalogo nazionale dei vitigni, dunque abbiamo portato avanti le pratiche. Franco Mannini, oggi presidente della fondazione Giovanni Dalmasso, fu allora uno dei primi giovani a lavorare sulla biodiversità”.

Ha introdotto l’ìncontro inaugurale Carlo Bo, sindaco di Alba esprimendo “soddisfazione per l’evento ospitato dalla città e che richiama ad una lunga tradizione legata alla scuola Enologica, alla presenza del corso di laurea universitarioled a molteplici inizia che la Città persegue per promuovere la viticoltura e il vino anche in un’ottica turistica. Come attestano i lusinghieri numeri di presenze che si stanno registrando in estate ad Alba e sul territorio dopo i lunghi mesi di chiusura a causa della pandemia”.

Dalle 17,30 alle 23 il banco d’assaggio con il pubblico disposto su due turni di prenotazione, muniti di Green Pass e nel rispetto delle norme di sicurezza. Molti produttori presenti, dalle varie province del territorio piemontese, altri vini vitigni-vini presentati in apposite selezioni in enoteca.
Una sorta di omaggio al Piemonte del vino: regione che, nel panorama italiano, è fra quelle con il più importante numero di vitigni autoctoni coltivati e rappresentati con risultati di eccellenza.
Ecco l’elenco dei vitigni protagonisti di questo evento Go Wine:
Albarossa, Arneis, Avanà, Baratuciat, Barbera, Becuet, Bian Ver, Bonarda, Brachetto, Bussanello, Cari, Caricalasino, Cortese, Croatina, Dolcetto, Erbaluce, Favorita, Freisa, Gamba di pernice, Grignolino, Malvasia di Casorzo, Malvasia di Schierano, Malvasia Moscata, Montanera, Moscato, Nascetta, Nebbiolo, Nebbiolo di Dronero, Neretto di San Giorgio, Pelaverga, Pelaverga Piccolo, Quagliano, Rossese Bianco, Ruchè, Slarina, Timorasso, Uva rara, Uvalino, Vespolina.
Go Wine ringrazia tutte le cantine che hanno collaborato, il Comune di Alba e la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo che per il terzo anno ha sostenuto l’iniziativa.

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